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Cosa mangiare e cosa evitare se si ha l’intestino irritabile? - Oykia Pharma

Cosa mangiare e cosa evitare se si ha l’intestino irritabile? - Oykia Pharma

Gastroenterologia

Cosa mangiare e cosa evitare se si ha l’intestino irritabile?

L’Intestino Irritabile (IBS dall’inglese Irritable Bowel Syndrome)

I sintomi tipici sono il dolore intestinale crampiforme, la distensione addominale, il gonfiore, il meteorismo, la diarrea o la stipsi o l’alternanza di entrambe queste condizioni. Un cambiamento nell’alimentazione e nello stile di vita è altamente raccomandabile in tutti i pazienti. Uno stile di vita sano, una dieta a basso contenuto di grassi, esercizio fisico, il bere molta acqua ed evitare il fumo e l’alcool, spesso fanno una grande differenza. Dieta Intestino irritabile fase acuta Per i pazienti affetti da questa patologia, consigliamo sempre di rivolgersi a personale esperto ed evitare il fai da te, per non incorrere in regimi alimentari troppo drastici, responsabili di deficit nutrizionali. Quello che ci sentiamo di raccomandare è la stesura di un diario alimentare, per cercare di fare chiarezza sugli alimenti e sulla sintomatologia connessa. Nelle fasi acute suggeriamo di provare a togliere dalla dieta tutti i tipi di alimenti contenenti elementi FODMAP, in modo tale da alleviare la sintomatologia e dare un po’ di sollievo al paziente, migliorando così la sua qualità di vita. Questo regime dovrebbe essere utilizzato per brevi periodi e sotto stretto controllo, inoltre l’utilizzo della dieta low-Fodmap (a basso contenuti di oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili) senza controllo specialistico potrebbe portare a problemi negativi seri per la salute. L’utilizzo di questo regime potrebbe infatti, alterare i sintomi intestinali, non permettendo una corretta diagnosi di malattie come la celiachia, le malattie infiammatorie croniche intestinali e il carcinoma del colon retto; quindi, è cruciale eseguire una corretta diagnosi e inquadramento terapeutico prima di intraprendere questo regime. Dieta Intestino irritabile cronica Questo tipo di regime non può essere seguito per periodi di tempo molto lunghi, pertanto nella fase cronica, si consiglia di provare a reintrodurre uno alla volta i vari tipi di alimenti appartenenti a categorie diverse, cercando così di identificare quale di queste macroaree è la responsabile della maggior parte dei sintomi. E’ molto probabile che ci sia un diverso tipo di tolleranza nei confronti dei diversi cibi. Ogni paziente deve imparare a conoscersi, utilizzare un diario dietetico o una tabella anche in questa fase, potrebbe rivelarsi molto utile sia per il paziente che per il personale sanitario che lo ha in cura. In questo schema il paziente dovrebbe segnare tutti gli alimenti che introduce e gli eventuali sintomi correlati, in modo tale da poter individuare i cibi che danno problemi (maldigeribili). I giusti Alimenti per l’intestino irritabile Latticini: latte e latticini senza lattosio, latte di riso, latte di mandorla, latte di cocco, formaggi stagionati, feta, brie; Frutta: banane, mirtilli, pompelmi, kiwi, limoni, lime, arance, fragole; Verdura: germogli di soia, carote, cetrioli, lattuga, olive, patate, cipollotti, rape, melanzane, zucchini, spinaci, erbe aromatiche, zenzero; Proteine: manzo, maiale, pollo, pesce, uova, tofu; Frutta secca e semi: (max 10-15 ciascuno) mandorle, noci di macadamia, arachidi, pinoli, noci; Cereali: avena, crusca, pasta senza glutine, riso, mais, quinoa. Cibi da evitare per l’intestino irritabile Lattosio: latticini (latte di mucca, yogurt, ricotta, fiocchi di latte, panna acida, gelato, mascarpone); Fruttosio: frutta (mele, pere, pesche, ciliegie, mango, anguria); dolcificanti (miele, sciroppo d’agave); Fruttani: verdure (carciofi, asparagi, cavolfiori, broccoli, cavoletti di bruxelles, aglio, cipolla); cereali (grano, segale); prodotti con fibre aggiunte come l’inulina; Galattooligosaccaridi: legumi (ceci, lenticchie, fagioli, prodotti della soia); verdure (broccoli); Polioli: frutta (mele, albicocche, more, ciliegie, pere, pesche, prugne, anguria); verdura (cavolfiore, funghi, taccole); dolcificanti (sorbitolo, mannitolo, xilitolo, maltitolo, isomalto, componenti delle gomme da masticare, caramelle e medicine per il mal di gola).

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